Le 3 isole Flegree, Ischia, Procida e Capri tra terme e mare

    Tre isole Flegree nel Golfo di Napoli con acque benefiche, piscine sul mare, pescaturismo, case arroccate, gente di mare, dolci risvegli mattutini, lounge party, negozi storici, natura e arte

    Le 3 isole flegree, Ischia, Procida e Capri, itinerario tra terme e mare nel Golfo di Napoli, veri paradisi bagnati dal mare, immersi nella natura dove metterci piede è un’emozione. Un viaggio nel benessere e nei trattamenti SPA con piscine sul mare, nuotate nelle acque cristalline e una visita nei piccoli borghi con case dai mille colori arroccate sulla roccia. Nel nostro itinerario fra terra e mare anche l’isola di Ponza, un’isola pontina che si raggiunge da Napoli e Ischia.

    Le 3 isole Flegree, Ischia, Procida e Capri tra terme e mare

    Le isole d’Italia comprendono l’arcipelago Flegrino, che si trova nelle acque del Mar Tirreno ed è composto da 4 isole di origine vulcanica.

    Isola d’Ischia

    Una delle 3 isole flegree è Ischia divisa nei sei comuni d’Ischia, Casamicciola Terme, Lacco Ameno, Forio, Serrara Fontana e Barano, l’isola d’Ischia è la più grande delle isole Flegree del Golfo di Napoli e ottava per estensione di tutta l’Italia. Chiamata Isola verde, di terra e di mare, è famosa in tutto il mondo per le sue acque termali capaci di curare corpo e psiche.

    A Cavascura, a Barano, a 300 metri dalla spiaggia di Maronti, i fanghi si fanno nelle vasche costruite all’epoca dei romani, tra calanchi di argilla e grotte trasformate in saune naturali dove fare anche fumenti e inalazioni.

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    Ischia- Monte S. Angelo

    Poco distante S.Angelo affascina i turisti con le sue case arroccate, i suoi vicoli tortuosi e i ristorantini tipici. Antico borgo di pescatori, nel tempo è diventato uno dei luoghi più esclusivi (il ristorante la Tavernetta del Pirata, per esempio, è frequentatissimo da vip e politici), anche se il rilancio turistico di Ischia si deve all’imprenditore Angelo Rizzoli che negli anni 50′ su una spiaggia di pescatori di Lacco Ameno costruì il grande albergo Regina Isabella, oggi rinomato hotel di lusso oltre che centro termale accreditato.

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    Ischia Porto

    Ischia porto custodisce l’anima più verace con il suo susseguirsi di locali, ristorantini all’aperto e negozietti dove fare incetta di Rucolino, il liquore a base di rucola, liquirizia e scorza d’arancia e di souvenir in ceramica dell’Antica Fabbrica Mennella che dal 1505 a Cacamicciola Terme realizza terracotte nel segno della tradizione.

    Da non perdere a Ischia

    • Una nuotata alla Grotta Verde. All’interno le pareti di roccia e l’acqua di mare creano un riverbero verde molto suggestivo.
    • La spiaggia di Citara, una delle più belle dal punto di vista naturalistico e acque benefiche con i Giardini di Poseidon, il giardino termale nella baia di Citara e Forio.
    • La spiaggia dei Maronti, che con i suoi 3 km è la più grande dell’isola dove raggiungere le terme di Cavascura, seguendo un rivoletto di acqua calda tra le pareti tufacee della collina.
    • Una visita al Castello Aragonese a Ischia Ponte, simbolo del dominio napoletano sull’isola, oggi riconvertito parzialmente in albergo. Il castello sorge su un isolotto di roccia collegato alla terraferma da un ponte in muratura lungo 220 metri. Gli innamorati ci attaccano i lucchetti, come nel noto libro di Federico Moccia.

    Isola di Procida

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    Procida- porto Marina Grande

    Una delle 3 isole flegree è Procida, Capitale Italiana della Cultura 2022, sull’isola c’è un villaggio di pescatori densamente popolato da residenti locali. I turisti sono attratti dall’antica fortezza, dai crateri dei vulcani dormienti e dalle piante esotiche. Piatti locali: i carciofi stufati e il succo di limone sono molto richiesti dai buongustai.

    L’isola fregrea di Procida deve la sua fama a Il postino del 1994, l’ultimo successo di Massimo Troisi e in tempi più recenti a Il talento di Mister Ripley di Antony Minghella. Fortunati set cinematografici ambientati a Procida, la più piccola delle isole flegree partenopee. Approdando al piccolo e caratteristico porticciolo di Marina Grande colpisce la fila continua di casette bianche, rosa, azzurre e gialle.

    Le abitazioni delle isole Flegree sono caratteristiche: vecchie case dai mille colori (un accorgimento usato dai marinai per distinguere anche dal mare la propria abitazione) fanno da sfondo a caffetterie, come la Pasticceria Dal Cavaliere, in via Roma, famosa per le sue “lingue di suocera“, deliziose sfogliatelle ripiene alla crema di limone. Pizzerie e ristorantini all’aperto come Lo Sfizicò, sul porto o la terrazza sul mare de La Lampara a Marina Corriccella. I posti giusti per gustare specialità al ragù di tonno fresco, fritti di paranza e l’insalata fatta con limoni di Procida a tocchetti, aglio, peperoncino, olio, sale e menta.

    Vivara – situato vicino a Procida. Le 2 isole sono collegate da uno stretto ponte. La parte principale di Vivara è allagata dall’acqua. Le terre di superficie sono ricoperte da erbe e arbusti lussureggianti. L’intero territorio dell’isola è dichiarato area protetta ed è sotto protezione statale. È vietato vivere sull’isola.

    Da non perdere a Procida

    Procida, paradiso di vicoli e mare, aspetta i suoi turisti: ‘Il virus non fermerà l’isola’
    • Una passeggiata per la cittadella medievale (Terra Murata)
    • La spiaggia della Silurenza, vicino al porto di Marina Grande.
    • Per i sub, le rocce del Carbonchio, di Punta Pizzaco e di Vivara.
    • Pescaturismo. Il modo più autentico per visitare le isole Flegree come Procida è salire a bordo di piccole imbarcazioni con i pescatori del luogo, per scoprire angoli nascosti e antiche tradizioni.
    • Gente di mare: Le tipiche imbarcazioni procidane e delle isole Flegree sono le paranze (per tutto il pescato) e le zaccalee (per il pesce azzurro).

    Isola di Ponza

    Una delle 3 isole flegree è l’isola di Ponza fa parte delle isole pontine (con Gavi, Zannone, Palmarola, Ventotene e Santo Stefano), ma si raggiunge anche da Napoli e Ischia e per questo fa parte di questo itinerario di mare, sole e specialità gastronomiche. Nota anche come l’isola di Circe, decantata da Omero, è ammantata di magia: la tradizione racconta che se si attraversa in barca lo spettacolare Arco naturale di Cala dello Spaccapolpo e si esprime un desiderio, questo sarà realizzato.

    Frequentata da politici, vip e da esponenti della borghesia romana Ponza è famosa per la sua vivace vita notturna e per le spiagge lambite da acque cristalline come Cala d’Inferno che si raggiunge attraverso una lunga e ripidissima scala romana e Chiaia di Luna, scenografica sopratutto la sera per le sue alte e bianche scogliere di tufo. La sera la movida si concentra al Covo NordEst, battuto dai giovanissimi, al Winspeare Club Piano Bar, sulla banchina di Fazio e al Kibar, lounge bar a terrazze con vista su Palmarola.

    Da non perdere a Ponza

    • Le piscine naturali e Cala dello Spaccapolpo con l’Arco Naturale
    • I Faraglioni della Madonna, alte torri di bianchissima lava.
    • Per la movida la spiaggia del Frontone raggiungibile solo in barca.
    • Negozi storici: La bottega Luli è la frutteria più in del porto di Ponza.

    Isola di Capri

    Le 3 isole Flegree, Ischia, Procida e Capri tra terme e mare
    Piazzetta di Capri

    Una delle 3 isole flegree è Capri famosa per la piazza alla “chiazza“, come chiamano i locali la celebre piazzetta si approda da Marina Grande con la funicolare o dopo una spettacolare passeggiata in salita. Dal 1938, anno in cui Raffaele Vuotto aprì il Piccolo Bar con tavolini all’aperto, è il fulcro di Capri, una delle isole Flegree nel Golfo di Napoli. Un luogo sacro e profano, un salotto cosmopolita, affollato sopratutto all’ora dell’aperitivo quando si consuma il rito dello struscio in via Caramelle, la Monte Napoleone caprese.

    Una delle 3 isole flegree da fare compere in Boutique esclusive come Carthusia, l’antica fabbrica di profumi che realizza essenze con i fiori dell’isola e Amedeo Canfora, i cui sandali su misura, fatti al momento, da 60 anni conquistano i piedi di vip e fashion victim. La cena alle isole flegree si consuma sotto un pergolato di limoni come da Paolino, il ristorante che ha inventato la Caprese, o da Aurora, per gustare la pezzogna in crosta, (un pesce locale), prima di scatenarsi con la musica live di Guido Lembo, della Taverna Anema e Core.

    Da non perdere a Capri

    • Il belvedere di Punta Tragara per ammirare i Faraglioni.
    • Un’escursione alla Grotta Azzurra a bordo di una barca locale.
    • Una passeggiata ad Anacapri lungo la vecchia mulattiera.