Letteralmente la parola bonsai significa “pianta da vassoio“. Una definizione molto concisa, che certo non esprime il fascino di questi arbusti.
Nel Bonsai, creatività e giardinaggio orientale, si fondono perfettamente. Con il passare del tempo, infine, aggiunge a queste piccole opere d’arte un inimitabile sigillo. La vita che si evolve nel passare dei giorni e delle stagioni.Pur mantenuti in proporzioni minime, conservano tutte le caratteristiche dei vecchi esemplari esposti all’azione del vento e della pioggia e modellati dall’opera paziente e sapiente del tempo.
Nei giardini segreti della Città proibita

In passato, in epoca medievale e ancor prima, i bonsai si potevano ammirare soltanto nei “giardini segreti” della Città proibita dove vivevano gli imperatori della Cina. Più tardi sono giunti in Giappone, destinati ai parchi sacri di Kyoto, Tokio e Osaka. All’inizio del secolo scorso, i bonsai hanno destato anche l’interesse degli europei. Dai vivai di Omiya, dove alberi e arbusti vivono in una magica atmosfera da paese di Lilliput, i primi esemplari di questi verdi capolavori sono arrivati nel nostro continente, ovviamente a prezzi astronomici.
Differenze dei bonsai tradizionali:
- Tronco robusto con apparato radicale pronunciato alla base;
- I rami hanno una linea netta e caratteristica;
- Il tronco con rami è ben visibile attraverso la chioma;
- La chiara somiglianza del bonsai con le sue specie affini nell’originale.
Un albero cinese è l’originale di un albero vero, solo in forma ridotta.
Significato e filosofia di vita
Oggi è facile procurarsi un albero in miniatura, certo non vecchio di decine e, tanto meno, di centinaia d’anni, ma pur sempre ricco di bellezza e di suggestione. Potremmo affermare che i bonsai sono diventati di moda, ma non sarebbe giusto perché queste creazioni verdi sono senz’altro il risultato di una tecnica colturale precisa e raffinata. L’albero dei bonsai simboleggia:
- Saggezza;
- Giustizia;
- Delicatezza;
- Estratto;
- buona volontà.
I bonsai sono il risultato di una filosofia di vita, di un rapporto profondo, pervaso di poesia, con ogni possibile espressione della Natura, fiori e piante in primo piano.
Perchè i giardinieri dell’estremo Oriente hanno pensato di realizzare i bonsai?
Per la stessa ragione che suggerisce a un pittore o ad uno scultore di eseguire un dipinto o modellare una statua. Nel creare la pianta in miniatura i giardinieri infondono tutta la creatività e l’arte del giardinaggio tramandata nei secoli.
Nel loro nome è nascosto un segreto
Molti ritengono che bonsai voglia dire “albero in miniatura”, tanto è vero che la parola è entrata nel lessico comune per indicare persone e cose che non raggiungono la normale statura. Invece il nome ha ben altro significato e deriva dalle parole bon, vassoio, e sai, pianta. Quindi letteralmente, pianta da vassoio.
Pianta da vassoio, quindi coltivata in un minimo spessore di terra, pochi centimetri, magari con le radici ancorate a una pietra, quasi al limite dell’impossibile. Anche in Natura, del resto, accade quando un seme di una conifera o di una quercia, di un ginepro o di un acero riescono a penetrare nella fessura di una roccia. In questo modo danno vita a esemplari che si sviluppano normalmente, andando a prendere humus e umidità chissà a quale distanza e in quale direzione.
Bonsai: specie di piante
La scelta delle piante per bonsai è enorme, ma la preferenza è data principalmente alle conifere. Questi tipi di piante sono resistenti e più resistenti, con piccole foglie sempreverdi.
I bonsai si distinguono per le principali tipologie:
- Verde tutto l’anno;
- Fioritura in primavera;
- Fioritura attiva in estate;
- Fiorisce solo in autunno;
- Hanno una caratteristica forma a tronco con rami visibili dopo la caduta delle foglie.
È importante ricordare che il bonsai non è una pianta d’appartamento. Una tale pianta può rimanere in casa per diversi giorni, quindi inizia a dolere e soffrire di aria calda e secca.
Lo sviluppo in poco spazio
Le piante da vassoio vivono in una situazione del genere, in un estremo equilibrio fra le loro necessità e il contenuto in sostanze organiche e sali minerali presenti nel poco suolo a disposizione. La formula di tale equilibrio non è stata e non potrà mai essere scritta, definita; esiste soltanto nell’istintiva abilità e sensibilità di chi si appresta a coltivarlo. Non è un’impresa facile, ma diventa possibile scegliendo le piante adatte.
Quali piante sono adatte per i bonsai nelle nostre condizioni climatiche
Prima d’iniziare a coltivare bonsai con le tue mani, devi decidere quali piante sono più predisposte alle condizioni naturali della tua zona.
I bonsai possono essere coltivati da:
- Ginepro;
- Pini, abete rosso;
- Lilla comune o ungherese;
- La varietà plurale di spirea;
- Ciliegia, mela o pera;
- Mandorle basse;
- larice siberiano;
- betulle;
- Albero dei soldi (donna grassa);
- crespino;
- Acero;
- Viburno.
Per far crescere un albero in miniatura da zero a casa, sono adatti tutti i semi di una pianta senza pretese. Il glicine è molto richiesto. Un piccolo fiore copre densamente i rami, conferendo così un’attrattiva speciale all’albero.