Educare un neonato la primissima età

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Educare un neonato: la primissima età. All’inizio il piccolo sembra partecipe solo della vita vegetativa, sicché le reazioni sono rappresentate dal pianto quando ha fame, ha sete, si sente bagnato o elementi esterni disturbano la sua tranquillità.

È possibile educare un bimbo sin dai primi mesi di vita? Rispondo di sì.

Educare i figli: la primissima età
Educare un neonato: la primissima età

Come educare un neonato nella primissima età quando sembrano essere indifesi?

Ma subito più avanti si palesa la formazione del carattere; piangerà anche per essere coccolato, per essere tolto dalla culla e dondolato dalle braccia materne, insomma sempre quando gli fa più comodo.

E siate certi che il neonato riconosce bene le persone sulle quali può fare affidamento: preferisce la zietta docile alla tata meno compiacente, protende le braccia al fedele Bobi perché rappresenta per lui un grosso giocattolo sempre disponibile, insomma sa valorizzare e sfruttare quel piccolo mondo che gli sta attorno e che è alla fine, ai suoi ordini.

Diciamo dunque che non si deve giustificare ( care mamme, è proprio a voi che parlo…) con l’affermazione: ”  così piccolo non può capire”.
E’ piccolo , verissimo , ma capisce tutto e come!!

La vita del neonato

Educare un neonato. La vita del bambino nei primi tempi si deve svolgere nel suo letto: la mamma lo leverà solo per alimentarlo, per fargli il bagno, per rinnovare spesso la biancheria.

Poi a riposo ancora.

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Non è un balocco, il bimbo, non deve rappresentare il divertimento dei parenti e amici in visita.

Quando siete perfettamente tranquille sulle sue condizioni, quando ha mangiato, è stato pulito, è in tutti i sensi a posto, non lasciatevi commuovere dalle lacrime, nè preoccuparvi degli strilli.

Si calmerà da solo e “capirà”– ripeto ..capirà— che è inutile piangere e strillare, perchè nessuno interviene in suo soccorso.

Educare i figli: la primissima età

Difficile l’educazione di un figlio.

Mio figlio non amava molto stare tra le braccia ma voleva sempre stare in compagnia o seguirmi con gli occhi.

Allora lo poggiavo nel passeggino e lo portavo con me nelle stanze mentre le riassettavo, così si calmava ed era tranquillo fino al prossimo cambio di pannolini, pappa ecc.

E voi come li avete educati i vostri figli in primissima età?

Cristina Giordano
Cristina Giordanohttps://appuntisulblog.it/
Ciao a tutti, sono Cristina Giordano, una blogger che si occupa di moda, viaggi, tecnologia, alimentazione e benessere.

8 Commenti

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giovanni aliberti

Un articolo ben scritto con ottimi spunti su come educare i figli piccoli. Essere genitore è pesante e non esiste scuola perciò ogni consiglio è buono da ascoltare

IlmondodiChri

essere genitori è la cosa più bella ma anche la più difficile del mondo

Enza Nardone

io non ho avuto grandi problemi con la mia piccola anzi lei amava stare nel box e giocare in compagnia dei suoi pupazzi preferiti in questo senso sono stata molto fortunata

Irene Argiropoulos

E\’ giustissimo cominciare ad educare i bambini sin dai primi mesi di età ma non sono d\’accordo sul fatto chela vita di un neonato debba svolgersi quasi esclusivamente nell\’ambito del suo letto.

mary pacileo

quante cose utili in questo post, la mia invece vuole sempre stare in braccio e mi segue ovunque

sheila

per quello che mi riguarda la mia bambina non ha mai pianto se non in casi rarissimi. il rapporto tra me e lei è sempre stato speciale, c\’era empatia pura dal primo momento in cui l\’ho tenuta in braccia e ancora oggi è così. L\’importante è lasciarsi guidare dall\’istinto, che spesso ci indica la soluzione giusta senza aver bisogno di manuali o consigli bla bla

rosaria

si vero su molte cose concordo con te mia figlia ad asempio quando era piccola con il rumore della scopa elettrica che passavo in casa si addormentava

Mara

Si per alcune cose concordo altre invece no… l\’unico modo di comunicare per i bambini è l pianto…con il pianto comunicano solitudine, paura, mal di pancia, sonno… il fatto che sia pulito e nutrito non vuol dire che non abbia altre necessità come quella di voler sentire l\’odore della madre magari… i capricci poi si sa non vanno assecondati 🙂

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