Olio e aceti addizionandoli con le erbe del prato.
Oleoliti e Aceti antibatterici:Timo, Rosmarino, Basilico, Aglio, Calendula, Maggiorana, Pepe, ecc da sole o in miscuglio secondo il gusto personale, conserveranno intatte le loro proprietà e aiuteranno, in modo elegante, la digestione. Tutte le erbe aromatiche fresche si prestano a essere macerate nell’aceto e quelle secche nell’olio per trasformarli in oleoliti e Aceti aromatici naturali.
Gli oleoliti sono soluzioni oleose dei fitocomplessi curativi delle piante officinali o oli da condimento aromatizzati. Possono essere ottenuti per soluzione da estratti fluidi liposolubili, per digestione solare, infusione e decozione, scaldando la pianta sino a eliminare tutta l’acqua.
Elegante perché olio e aceto avranno gli stessi ingredienti e saranno scelti secondo le necessità e gli aromi usati nei cibi.
Oleoliti e Aceti antibatterici: percentuali di erbe
- Per gli aceti: in media al 10% di Erbe fresche
- Per gli olii: in media al 5%di Erbe secche.
Oleolito d’Iperico: antibatterico

Lo smaltato fiore giallo con fama di cacciadiavoli opera il miracolo di trasformare un giallo splendente in un rosso cupo trasparente e aromatico. Tutto questo lentamente, al calore del sole, giorno dopo giorno, sotto i nostri occhi curiosi. Alla fine avremo il famoso “Olio rosso”, tanto prezioso sulle scottature, anche solari, cui toglie subito il bruciore e che aiuta a guarire con la sua azione battericida e ricostruttrice.
Ingredienti
- Fiori secchi d’Iperico 150 g
Fiori appena spruzzati di alcool puro, a macero in un litro di olio extravergine di oliva. Il vaso ermetico deve stare al sole per 30 giorni, poi si pressa e si filtra il liquido così ottenuto. Si conserva in piccole bottiglie scure.
Oleoliti e Aceti antibatterici: Oleolito con la Pratolina

Occhieggiante in mezzo al prato con i suoi capolini soffusi di rosa quasi vergognosa della sua bellezza, la Pratolina offre le sue tenere e croccanti foglie per una insalata invitante, rinfrescante, lassativa, sudorifera. Ottime insieme al Tarassaco, fiori di Violetta e rosette di Borsapastore. I capolini appena fioriti sono utili per impacchi sulle palpebre arrossate o per sciacqui e gargarismi nelle irritazioni della bocca e della gola. Si usa il decotto all’8%. Un oleolito al 10% di fiori e foglie seccati serve molto bene per frizioni nelle distorsioni e nelle ecchimosi come l’Arnica montana.
Aceto dei 4 ladri: antibatterico naturale
L’aceto dei 4 ladri è un antibatterico naturale in grado di detergere ferite, disinfettare le mani, addolcire l’acqua del bagno e per frizioni tonificanti.
- Preparazione: In un litro e mezzo di aceto si macerano per 15 giorni
- 10 foglie di alcuni tipi di erbe: Assenzio, Rosmarino, Salvia, Timo, Menta, Ruta, Lavanda,
- g 3 di Canfora pura. g 2 ciascuno di Calamo aromatico, Cannella, Garofano, Noce moscata, Aglio.
- Si filtra e si imbottiglia.
Aceto canforato: fitopreparati

L’Aceto Canforato, dalle proprietà antinfiammatorie, è ottimo per frizioni revulsive nei diversi doloretti articolari.
- Preparazione: In g 250 di aceto
- g 25 di alcool puro si macerano
- g 5 di ciascuna erba: Salvia, Rosmarino, Menta, Arancio scorza, Lavanda.
- Dopo 10 giorni si filtra e si aggiunge g 3 di Canfora pura.
Oleoliti e Aceti antibatterici: Culinaria
Nell’Europa antica e medievale la canfora veniva utilizzata come ingrediente per i dolci. Era anche utilizzata come aromatizzante, in confezioni simili ai gelati, in Cina durante la Dinastia Tang (618-907).
“Attualmente la canfora viene utilizzata in Asia come aromatizzante, soprattutto per i dolci. È molto usata in cucina, soprattutto per i dessert, in India, e si può trovarla nei negozi di alimentari indiani dove è etichettata come “canfora commestibile”
Oleoliti e Aceti antibatterici: Aceto all’Estragone
Tutti conoscono il rinomato “Aceto dell’Estragone“, fitopreparati vanto della cucina francese. Comunemente chiamata dragoncello, è una pianta aromatica dal sapore leggermente amarognolo, utilizzata soprattutto per la preparazione di piatti della cucina toscana.
Ingredienti
- 5 rametti dragoncello
- 1 lt aceto di vino bianco
ISTRUZIONI
Fai essiccare per una settimana i rametti di dragoncello in un locale al buio arieggiato e senza umidità. Introduci il rametto in una bottiglia e versa l’aceto. Chiudi bene e riponi in un luogo fresco asciutto e al buio. Lascia riposare per tre settimane prima dell’utilizzo.
Molto interessante questo articolo, tante informazioni per realizzare prodotti ricchi di proprietà benefiche.
Questo post è davvero molto interessante …non conoscevo questa tipologia di aceto
davvero interessanti questi oleoliti e aceti antibatterici non conoscevo la storia e proprietà
Questi prodotti sono veramente interessanti. Le nonne sono speciali, hanno sempre mille rimedi e consigli per aiutare a prevenire ogni evento della vita. Complimenti!
Ho letto con interesse e curiosita’ questo articolo e mi piacerebbe preparare qualcuno di questi rimedi naturali. Grazie per i consigli.
Ho trovato il tuo articolo molto utile ed interessante. Ho scoperto tante cose che non conoscevo, grazie.
io adoro gli oleoliti me li faccio da me di ogni tipo a seconda delle piante, fiori e foglie che ho a disposizione e trovo in natura, faccio sempre scorta per tutto l’invern