Portovenere: Santuario della Madonna Bianca e dintorni

    Una pittoresca cittadina, perla dell’Unesco nel Golfo dei Poeti

    La cittadina di Portovenere è il secondo luogo che ho visitato nel mio soggiorno estivo a La Spezia, dopo il Castello di S. Giorgio in Liguria. Incuriosita dalle guide che sconsigliavano di andarci con la macchina, mi lanciai in una spedizione esplorativa per stilare una guida al trasporto in auto, bus e traghetto, utile per ogni turista e per raggiungere la chiesetta di portovenere.

    Dopo una strada tortuosa e a lunghi tratti stretta ma da una vista mozzafiato ho visto Portovenere con le sue case che formano un muro compatto, il porto variopinto, la chiesa e il castello sul promontorio che mi hanno rubato il cuore. Portovenere vanta un paesaggio eccezionale tale da essere elencato come protetto dall’Unesco e citata da Tolomeo nel 150 d.C..

    Portovenere: Santuario della Madonna Bianca e dintorni
    Portovenere, guida al trasporto in auto, bus e traghetto nel 2018

    Dopo tanti secoli Portovenere è l’unico villaggio di pescatori medievale rimasto strutturalmente intatto. Fu menzionata nel 161 d.C. come “Portus Veneris“; i Romani lo usavano come stazione navale. Stazione di posta romana per il suo porto tra Francia e Spagna, villaggio di pescatori e in seguito una comunità artistica per la sua associazione di Byron e Shelley. Dopo il 1113, Portovenere appartenne alla Repubblica di Genova e divenne un’importante base marina. Nel 1160 iniziò la costruzione delle mura cittadine e del castello. Il promontorio è dominato dalla Chiesa di San Pietro del XIII secolo. 

    Visita al Santuario della Madonna Bianca a Portovenere

    Portovenere: Santuario della Madonna Bianca e dintorni
    Santuario della Madonna Bianca a Portovenere

    Camminando su per la collina dietro Portovenere si può vedere la chiesetta di Portovenere, la Chiesa di San Lorenzo, conosciuta come il Santuario della Madonna Bianca risalente al 12° secolo, dedicato alla dea venere ericina. Costruita in stile romanico tra il 1118 e il 1130 dai famosi Maestri Antelami, dopo l’assalto dagli Aragonesi nel 1494, subì un successivo restauro fino al XVI secolo, comprese le colonne in marmo bianco di Carrara, abside semicircolare, altare in marmo bianco di semplice fattura, l’aggiunta di una cupola ottagonale e la ricostruzione della torre campanaria.

    L’interno è a tre navate con archi semicircolari poggianti su colonne di pietra nera, alcune sostituite in quel restauro con fasce bianche e nere. Tra le opere d’arte, a segnalare l’immagine della Madonna bianca del XIV secolo e il trittico quattrocentesco. 

    Chiesa di S.Pietro: porte bronzee Portovenere: Santuario della Madonna Bianca e dintorni
    Santuario della Madonna Bianca: porte bronzee

    Insolite le porte bronzee, l’interno con pietre a strisce, gli archi multipli e le volte. A destra della chiesa è possibile guardare le splendide viste costiere verso le Cinque Terre attraverso gli archi del portico. Ogni anno in agosto viene celebrata la Madonna Bianca, patrona di Portovenere. Bella la scultura sopra la porta del Santuario della Madonna Bianca, della santa bruciata viva. Da qui è possibile proseguire per il castello Doria, una fortezza militare gotica genovese, risalente al XII-XIV secolo, le mura difensive e le torri, da non perdere!

    Portovenere: Chiesa di S.Lorenzo, l'organo Portovenere: Santuario della Madonna Bianca e dintorni
    L’organo: Santuario della Madonna Bianca

    Il 17 agosto viene celebrata la Madonna Bianca. La leggenda narra che l’immagine miracolosa della Vergine Maria Bianca sia arrivata sulle rive di questo villaggio nell’anno 1204 all’interno di un tronco scavato contenente tesori e reliquie di vari santi. Durante il festival l’intero villaggio di pescatori e la Grotta Byron sono coperti da migliaia di candele e decorati con ghirlande di fiori che rendono l’atmosfera magica.

    Grotta di Lord Byron

    Proprio accanto al Santuario della Madonna Bianca, da una piccola porta si attraversa un muro di pietra che conduce alla Grotta di Byron. La storia narra che Byron, il famoso poeta dell’inizio del 19 ° secolo, fosse solito soggiornare qui e nuotava attraverso la baia per visitare il suo compagno poeta Shelley. In queste insenature, tra le scogliere di un mare da cartolina, il poeta inglese amava trascorrere il tempo con la sua barca in cerca di ispirazione per le sue opere. Vista dal mare La Grotta di Byron si presenta come un bel tratto di spiaggia protetto dall’affioramento roccioso su cui sorge la chiesa di San Lorenzo da un lato e le antiche mura della guarnigione dall’altra.

    Grotta di Lord Byron
      Grotta di Lord Byron Santuario della Madonna Bianca

    Parco Naturale Regionale di Portovenere

    C’è molto da godere lungo la costa nella regione attorno al borgo e nel Parco Naturale Regionale di Portovenere, con Lerici e i paesi delle Cinque Terre a portata di mano. È possibile raggiungere questi luoghi con varie gite in barca disponibili dal porto a Lerici o ai villaggi delle cinque terre, o come un giro intorno alle piccole isole di Palmaria, Tino e Tinetto appena al largo della costa. Le due più piccole di queste isole, Tino e Tinetto, in antico tempo ospitavano monasteri, ma adesso sono deserte.

    Guida al trasporto in auto, bus e traghetto nel 2018
    Portovenere, guida al trasporto in auto, treno, bus e traghetto nel 2018

    Le Cinque Terre : Portovenere e le “case a torre”: “Calata Doria”

    Risalenti al XII e XIII secolo furono costruite l’una contro l’altra per proteggere l’entroterra seguendo il lungomare tale da formare delle “facciate” con ingresso sul retro. Le case, di altezze e colori diverse, sono intervallate da strette scale sul lato del porto, e strade dal selciato medioevale nella città vecchia che portano al castello che domina l’intero territorio dall’alto.

    Scalinate dalla Calata Doria
    Scalinate dalla Calata Doria

    Sono partita da La Spezia con il bus n 11, stranamente non affollato, che mi lasciò in prossimità di uno slargo del porto di Portovenere, da dove ammirai le case sul lungomare, Calata Doria, e sull’altra riva con una piccola chiesa su un promontorio. Appena misi piedi sulla strada, corsi verso un botteghino antistante il porto, per comprare i biglietti del tour alle Cinque Terre, rimandando così l’esplorazione di Portovenere per il mio ritorno.